Friday, June 30, 2006

Il Brutto e Cattivo Bush uccide l'auto pulita

I miei amici giornalisti non dormono la notte pur di fornirmi notizie fresche da sbattergli in faccia.

A quanto pare, la General Motors ha sviluppato qualche anno fa una auto elettrica assolutamente ecologica, sponsorizzata dall'amministrazione Clinton (che chiameremo qui Il Buono) con la bazzecola di 1 miliarduccio di dollari (quasi 2000 miliardi delle vecchie lire) e prontamente uccisa dall'amministrazione Bush (che da qui in poi chiameremo Il Brutto e Cattivo).

Articolo

riporto testualmente dall'articolo, che potrebbe scomparire e sarebbe un peccato

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Chi ha ucciso l'auto elettrica?
Un mistero che sa di petrolio
di GAIA GIULIANI

ROMA - Erano belle, veloci, soprattutto pulite. Oggi le loro stazioni di rifornimento costeggiano come lapidi impolverate le strade della California, le lamiere delle ultime vetture prodotte - gioielli a emissione zero e batteria elettrica, uno sprint che negli ultimi modelli raggiungeva i 250 km/h - accatastate una sull'altra a coprirsi di ragnatele nel deserto di Mesa, in Arizona. Abbandonate a marcire lì nuove di zecca, nonostante centinaia di americani abbiano implorato la General Motors di poterle acquistare col solo scopo di tenerle parcheggiate nel giardino di casa, immobili.
Erano le Ev1, "esemplari superbi" come le hanno definite gli affezionati acquirenti che ancora oggi le coccolano amorevoli facendosi fotografare mentre le accarezzano con lo sguardo perso, manifestano rabbiosi per resuscitarle, le ricoprono di fiori e manti neri inscenando il loro funerale. Perché furono esemplari effimeri, sopravvissero solo tre anni: nate nel 1996, vennero seppellite nel deserto dalla GM nel '99, dopo poco più di un migliaio di auto sfornato dalla fabbrica. Uccise - fa capire Chris Paine, regista del film documentario Who killed the electric car? da oggi nelle sale americane - dagli interessi che gravitano intorno al petrolio. Ma quali?
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Ma nel documentario compare un altro presidente Usa, assieme alla sua consigliera dalla pelle scura, e quattro lettere battute a macchina nei titoli di testa del film: Iraq.
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Quindi Il Brutto e Cattivo, per favorire i suoi amici petrolieri, e per qualcosa a che fare con l"iraq anche se non si capisce cosa, ha proditoriamente "ucciso" la Ev1.

Belle, veloci e pulite. Beh, pulite sicuramente, se lavate giornalmente. Peccato che le inquinantissime batterie NiMh andassero smaltite e durassero solo qualche anno, senza contare che l'elettricita' per la ricarica in qualche modo va anche prodotta.
Belle, 'nsomma, vedere per credere.
http://people.qualcomm.com/karn/ev/


Ma cerchiamo di ristabilire la realta'. La GM spese oltre un milione di dollari a esemplare solo in sviluppo, e non vendeva le auto, le dava solo in leasing, a una cifra tra i 400 e i 600 dollari al mese, un sacco di soldi vi garantisco. L'autonomia media era di 80km, e poi diverse ore di ricarica erano necessarie.
L'auto era piccola e solo biposto. Non certo il modello preferito dagli americani, che nonostante le bufale del film e dell' articolo di repubblica, non fecero certo la fila la concessionario e presero in leasing solo 800 auto in oltre 4 anni. Manco la Arna vendette cosi poco.
I "distributori" di elettricita' erano pochi e distanti tra loro, il che rendeva l'auto inadatta a ogni tipo di viaggio. Siamo in USA, dove le distanze, cari signori, sono ENORMI. E l'auto "pulita" pesantissima da spingere. E poi pulita.. non e' che fosse pulita, solo inquinava altrove, dove l'elettricita' per le ricariche viene prodotta.

Alla fine, le auto vennero richiamate permanentemente in fabbrica dopo che una ando' a fuoco mentre ricaricava in garage, poi eliminate. Di una lista di 5000, solo 50 acquirenti alla fine offrirono di riscattare il leasing. Troppo poco per continuare a offrire servizio e ricambi.

Insomma, nessuno le voleva, altro che uccise dagli interessi del petrolio. Chi vuole un'auto che costa come una fuoriserie e ha l'autonomia e lo spazio interno di una ape piaggio? Ma il regista del film ci costruisce su una bufala enorme, ottima per i gonzi che credono alle teorie cospiratorie, al Brutto e Cattivo (Bush) e alle altre stupidaggini "ecologiche", e la repubblica ovviamente ci ricama sopra. Che c'entri la questione con l'Iraq rimane un mistero che ne' il regista ne' repubblica ovviamente spiegano.

La EV1 era un esperimento, fatto con soldi governativi, molto al di la' della tecnologia attuale e possibile. Un po come le auto a idrogeno, invenzione bellissima, se solo qualcuno scoprisse nel frattempo come produrre idrogeno e come immagazzinarlo in un serbatoio di un auto; o come le auto ibride, costosissimi giocattoli meno efficienti di una comune ed economica utilitaria diesel.
Questo e' un'altro dei "documentari" che sono solo dei cumuli di fandonie, messi su con lo scopo di denigrare qualcuno, portare avanti la propria agenda politica, e facendoci su nel frattempo qualche soldo, come ben sa quel truffatore di Michael Moore.

Molte info sulla EV1 qui
http://ev1-club.power.net/links.htm

The MsmBasher

Thursday, June 29, 2006

primi esempi

Dal Corriere online di oggi
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Libertà di stampa
Theodore B. Olson sul Washington Post: mantenere segrete le fonti è fondamentale se si vogliono raccontare delle storie poco conosciute. Robert Scheer sul San Francisco Chronicle: è in corso un assalto alla libertà di stampa. Clarence Page sul Chicago Tribune: il presidente Bush sta esagerando negli attacchi alla stampa.
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mantenere segrete le fonti e' fondamentale per poter spacciare falsita' e bugie come notizie vere. E quando qualcuno finalmente si alza e fa qualcosa per avere le fonti di certe notizie, ecco che il giornalista inizia a strepitare sulla liberta' di stampa violata.
A quanto pare, i giornalisti sono in grado di fare impunemente una cosa che porterebbe al fresco me e voi: calunniare qualcuno.
Un giornalista puo' scrivere che TheMsmBasher e' un criminale incallito e che violenta sistematicamente le suore, citare una fonte assolutamente affidabile, ma non dire chi e' la fonte. Se lo faccio io, o voi, le conseguenze penali possono essere enormi. E il magistrato non prenderebbe tanto bene il fatto che nascondo da dove prendo le mie informazioni. La costituzione e i codici dicono che e' lecito non rispondere a domande che possono incriminarmi, ma non rispondere a domande che possono incriminare qualcun'altro in genere porta in galera. Questo pare non valga per i giornalisti, si sa, la liberta' di stampa e' inviolabile. Anche se io prefrisco chiamarla "licenza di calunnia". Ma tant'e'.
Normalmente, se un cittadino viene a conoscenza di un reato, sarebbe tenuto ad informarne la polizia, o la magistratura. Non fare cio' lo rende di fatto (e anche di fronte alla legge) un complice.

Un giornalista puo' invece usare la notizia di un reato per fare carriera, coprire eventualmente il responsabile, rifiutare di nominarlo, e passarla liscia. O puo' usare la notizia del reato per portare avanti la sua missione politica.

Notare come il corriere cita un altro giornale. Domani, molto probabilmente, i giornali menzionati oggi dal corriere useranno il corriere stesso come prova del fatto che quello che hanno detto loro e' vero. Tipica tattica mediatica per rendere vere delle cose totalmente inventate, o pesantemente corrette. Presto un articolo su questa tattica tipicamente giornalistica per rendere vere cose totalmente inventate.

Qui un altro bell'esempio di giornalismo truffaldino, dalla pagina principale del corriere online. Questo titolo e' rimasto in prima pagina per un bel po' di ore

"Quei cinque civili iracheni uccisi dagli italiani
Nessun risarcimento per le vittime innocenti della Battaglia dei Ponti a Nassiriya"

Ovviamente il titolo evoca immagini di innocenti passanti falciati dalle raffiche dei nostri soldati, mandati li come e' noto in missione di guerra e a "occupare" l'Iraq. Poi se i "civili" imbracciassero un kalashnikov o un RPG e' un dettaglio mai menzionato e in ogni caso del tutto trascurabile no?

ma ecco l'articolo completo



che risulta essere un megaspot pubblicitario di un libro di Andrea Nicastro, un collega perdiana, con tanto di prezzo del libro ed editore dello stesso. Uno stralcio del libro e' quindi pubblicato.

Non ho letto il libro, ma sono pronto a scommettere una discreta sommetta che il libro stesso non parla bene ne di Berlusconi, ne di Bush, ne ovviamente dell'illegale guerra in Iraq. Parlera' bene dei nostri soldati? dubito fortemente. Questi fascisti che sparacchiano a bambini e donne per divertimento. e che rifiutano di farsi accoppare come meritano e perfino rispondono al fuoco!!
Ma e' tutta colpa di chi li ha mandati a combattere, perche' si sa che arruolarsi e' una cosa, ma andare in guerra mica glielo avevano detto. Ma un momento, non sono tutti volontari? Beh non importa, i soldati in guerra non ci devono andare, anzi, aboliamo le forze armate e mandiamo invece le ONG, un ponte per, i vari mario strada e magari i vigili urbani, che sicuramente le forze armate americane parcheggiano in divieto di sosta.



TheMsmBasher

L' inizio

Ho un solo vero problema, i media. Ed e' ora che faccia qualcosa al proposito. Vedo tutti i giorni la mia civilizzazione, il risultato di millenni di guerre e sacrifici, messa a repentagio da una categoria di persone (se cosi' si possono chiamare) che non hanno rispetto per niente, se non per loro stessi e la loro agenda politica. E' facile scoprire quali siano le mie posizioni politiche. Basti dire che non sono quelle condivise dalla maggior parte dei giornalisti e opinionisti. Il che in genere significa "fascista". Ebbene, non sono fascista, ma di come gli altri mi definiscono non me ne cale ne' tanto ne' poco. Posso solo dire che faro' del mio meglio per mostrare quale sia la bassezza, la mancanza di etica e di responsabilita' civile, per non menzionare la mancanza di onore, una parola ormai caduta in disuso al giorno d'oggi, di questa forma di vita chiamata "giornalista".
A essi non importa se alla "liberta' di stampa" vengono sacrificate famiglie, vite, reputazioni, carriere. A essi importa solo essere in prima pagina, poco importa se con notizie fasulle o contraffatte. Spieghero' poi come nel tempo essi abbiano raggiunto del tutto illegalmente e arbitrariamente una posizione di totale immunita'. Spieghero' le tecniche truffaldine e disoneste usate per trasmettere un messaggio politico o per avvalorare falsita', dei sistemi o delle tecniche da quattro soldi usate per spacciare ciarpame come informazione tecnica di prim'ordine. Una cosa e' sicura. Non ho amici giornalisti, e non credo che ne avro' ora. Beninteso, ci sono certamente giornalisti seri e preparati. Ma costoro fanno fatica a fare carriera in un sistema dove se non hai condotto a suicidio una mezza dozzina di persone, non sei nessuno. Un sistema dove la notizia non si cerca, si fabbrica. Dove non si passano notizie, ma opinioni o interpretazioni. Essi, i giornalisti seri, si trovano quasi solamente in riviste tecniche da bassa tiratura, o sono nella migliore delle ipotesi relegati alle ultime pagine di giornali a media diffusione. Non si sa mai che qualche notizia vera o informazione tecnica corretta venga trasmessa alle masse.
Una piccola spiegazione tecnica sul titolo del blog: bashthemsm si legge bash the msm. Bash in inglese indica l'atto di colpire qualcosa, msm significa mainstream media, e cioe' i media principali, siano essi carta stampata, televisione o internet. Il Corriere e' mainstream media. Bash the MSM e' l'atto di mettere a nudo le bassezze e le vergogne dei media principali. Spero di avere un buon successo. Ovviamente, mi trovo enormemente svantaggiato in questa battaglia, un blog contro il megapotere della comunicazione internazionale. Ma non mi importa, dormiro' sicuramente meglio la notte, sapendo di fare almeno qualcosa per mettere a nudo questa vergogna dei tempi moderni.

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